Patty quanti nomi nel tuo nuovo album. E quanti generi musicali che hai attraversato nel tempo…
La mia carriera inizia con il beat, poi mi sono dedicata al pop e alle canzoni francesi, ho fatto anche hip hop, rock, heavy metal, di nuovo pop. E prossimamente chi può dirlo. Gli autori di "Eccomi" sono tutte penne eccellenti della musica e sono molto giovani. Si può piacere a un quindicenne come a uno di sessant’anni, la musica, in fondo, è una questione d’amore.
Tra le altre cantanti in gara a questo Festival, c’è qualcuna che ti piace particolarmente?
Mi piace molto Noemi e anche Arisa, che trovo simpaticissima. So che loro non sono della mia generazione, ma io mi sento loro coetanea.
E tra queste, o in generale tra le artiste della musica italiana, c’è qualcuno che consideri la tua erede?
No, nessuna. Non auguro a nessuno di somigliare a qualcuno: in generale, nella vita, così come nella musica, bisogna essere unici.
Così unici che, nella serata di Sanremo dedicata alle cover, hai deciso di portare te stessa. Quale tua canzone reinterpreterai sul palco dell’Ariston e in che modo?
Un brano che amo particolarmente, "Tuttalpiù". In una versione del tutto originale, che colpirà molte persone e questo avviene grazie alla collaborazione di un altro giovane artista della scena musicale di oggi, anche lui una penna del mio nuovo album: Fred De Palma.
I discorsi di Sanremo, inevitabilmente, si mescolano con i discorsi che riguardano la società o che si sentono ai telegiornali in questi giorni. Ti chiederei una tua breve opinione, così, su quello che vuoi.
Semplicemente, trovo doverose le unioni civili e il poter adottare bambini da single. Buon Festival.
Intervista di: Andrea Dispenza
Sul web: www.pattypravoweb.com