Dunque, Adriano, la prima domanda sorge inevitabilmente spontanea: cosa vi ha portato a scegliere la lingua occitana nella vostra musica?
La scelta della lingua in realtà non è stata una scelta: Stefano (il cantante ) e suo fratello Edoardo sono nati e cresciuti in Valle Stura ad Aisone dove l'italiano è – per i locali s'intende – la seconda lingua, e non viceversa! Tieni conto che io abito appena fuori dalla valle Stua e a casa mia non si parla Occitano, ma Rosanna la mamma di Dado e Steo ha deciso un bel giorno che ormai ero 'dei loro' e non mi parla più in italiano. La ricchezza di poter parlare la propria lingua non è considerata tale da tutti purtroppo e credo sia una cosa da preservare: in questo senso si potrebbe dire che sia una scelta quella di mantenerla, perché sia il carattere distintivo che ogni lingua rappresenta.
Sicuramente interessante è l'utilizzo di diversi generi che in un certo qual modo trovano un filo conduttore: ska, reggae e folk rock. E' stato difficile inizialmente questo tipo di lavoro?
Ogni componente del gruppo ha la sua particolare estrazione musicale, si va dal rock, hardrock, metal alla musica elettronica, al blues, musica tradizionale di qualsiasi parte del mondo, pop… un insieme molto variegato di ingredienti che certo non vanno d'accordo al primo colpo. Alcuni proprio non si combinano. Abbiamo sempre cercato di affrontare con ironia la scelta di favorire questo o quel genere per esprimere idee o sentimenti diversi e questo ci ha forse concesso di accostare, senza fare torti a nessuno tanti generi diversi. L'obiettivo è sempre stato quello di mantenere vivo il divertimento di suonare insieme, di non dover rinunciare alla musica che piace ad ognuno e di arrivare a trovare una situazione in cui si riesce a far ascoltare l'idea originale raccontandola con pezzi presi da tanti mondi.

La canzone che dà il titolo all'album, "Maquina Enfernala", riporta dei versi piuttosto decisi e, osiamolo dire, un tantino arrabbiati: Non farti comandare dal potere/spegni il frastuono della macchina infernale/non farti comandare dal potere/accendi il cervello e fai bruciare la tua fiamma . La forza e il vigore che li caratterizzano, son dettati da esperienze direttamente vissute da voi o è piuttosto una visione generica della società attuale?
Spero di interpretare bene l'idea di Stefano che ha scritto il testo nel dire che non consideriamo le due cose separatamente: i mezzi di comunicazione oggi permettono ogni tipo di scambio e nessuno è escluso da questa contaminazione: credo sia una cosa provata in prima persona l'esperienza di aver passato una serata vuota davanti alla televisione e trovarsi ad avere noi stessi la testa 'vuota'. Direi che è una esortazione, nessuno escluso, neanche noi, a spegnere la “baracchetta” e sfruttare meglio tutti gli altri sensi di cui siamo dotati.
Ha un'origine ben precisa il vostro nome, "Lou Seriol"?
'Sul quel palco siete agitati come degli scoiattoli!” pare abbia commentato la mamma di uno degli scoiattoli dopo i primi concerti: sarà vero?
Cosa vi aspettate, o meglio, quali sono le speranze che riponete nel futuro, in questo preciso momento?
Direi che il progetto è legato al gruppo e non alla singola produzione: stiamo ancora finendo se così si può dire il lavoro dell Maquina Enfernala, ci sono i concerti, le feste… però il gioco è quello di trovare ancora altri 'incroci' perché per tanti che se ne trovino sembra non si sazi la voglia di continuare questo continuo esperimento. Altri generi altri amici con cui collaborar, cose nuove da osservare e con cui giocare insomma
Vuoi aggiungere qualcosa?
Beh ti aspettiamo ai prossimi concerti, c'è anche un pezzo tradizionale che parla delle avventure di una 'Margariretto'… a presto!
LOU SERIOL sono:
Stefano Degioanni – voce
Edoardo Degioanni – organetto
Giampiero Beltrando – flauti, cornamusa
Adriano Rovere – chitarra
Marco Ferrua – basso
Roberto Gaia – batteria
Intervista di: Margherita Pucello
Recensione LOU SERIOL - Maquina Enfernala (Autoproduzione, 2012)
Grazie a: Adriano, Lou Seriol, Ufficio Stampa Rosina Bonino
Foto © Oscar Bernelli - dal profilo Facebook Lou Seriol
Sul web: www.myspace.com/louseriol - www.louseriol.it - www.facebook.com/louseriol