TREND, nuove frontiere della scena britannica - la XVI edizione al Teatro Belli
Macbeth - Silvano Toti Globe Theatre (Roma)
Sono appena giunte al termine al Globe Theatre di Villa Borghese le repliche per il “Macbeth” di Daniele Salvo, versione fedele, sanguinaria e scioccante di una tra le più celebri tragedie shakespeariane. Un cast coinvolgente e di alto livello immerso in un’ambientazione oscura, inquietante, che ricorda le atmosfere dei più disturbanti film di Lynch.
Le Baccanti - Teatro Menotti (Milano)
La Tempesta - Teatro Ghione (Roma)
Un’illusione, un artificio, una malia teatrale organizzata dal capitano, il maestro Giorgio Albertazzi che, come un direttore d'orchestra o un moderno regista, crea e manipola a suo piacimento la realtà, intervenendo sugli elementi naturali. La nave è affondata irrimediabilmente, tutti i protagonisti sono già morti ma non ne hanno la consapevolezza, ne “La Tempesta” di William Shakespeare diretta da Daniele Salvo al Teatro Ghione dal 20 novembre al 13 dicembre.
Teatro Vascello: uno sguardo vigile sul contemporaneo, specchio dell'anima - la stagione 2015/2016
"Come simbolo della nostra ventisettesima stagione abbiamo pensato ad un cerchio magico ellittico, un vortice, una spirale, uno spazio bianco da riempire, ma anche un occhio! Occhio come sguardo totale e periferico, sguardo al futuro e al passato. Uno sguardo sulla realtà che ci circonda, un occhio che vigila, attento indagatore, specchio dell'anima inteso come animus mundi. Occhio che si accende come un riflettore sul mondo, che svela bellezza e atrocità, fonte di lacrime e stupore e appagamento." Così il direttore artistico Manuela Kustermann ha presentato oggi la ricchissima stagione 2015/2016 del Teatro Vascello.
Il Viaggio di Cristo - Basilica di San Lorenzo in Lucina (Roma)
Un esperimento interessante e un arrangiamento del testo efficace per il messaggio, suggestivo, grazie anche ad un accompagnamento musicale indovinato e ad una mise en espace che rende la lettura fluida. Intrigante la commistione di sacro e profano, la pervasività della sacralità di quel rapporto unico, fusionale e tormentato madre-figlio e la contaminazione dell’amore con la quotidianità e la banalità del bene. Forte la riflessione sul dubbio e sulla drammaticità dell’amare, un viaggio dentro noi stessi. Convincente soprattutto l’interpretazione di Simone Ciampi.