UN'ANNO SULL'ALTIPIANO
recital musico-teatrale tratto dal romanzo di Emilio Lussu
voce recitante Daniele Monachella
chitarra classica/effetti Andrea Congia
launeddas/percussioni Andrea Pisu
un evento ideato da Mab Teatro
in collaborazione con Ce.D.A.C. Sardegna - Circuito e Teatro Regionale Sardo
Le launeddas, originarie della Sardegna, sono uno strumento musicale a fiato antichissimo, formato da tre canne, di diverse misure e spessore. Il suono che produce è ipnotico, mette sull’attenti l’ascoltatore. Sembra quasi voglia avvertire che di lì a poco ci sarà nelle sue vicinanze un’ imminente battaglia. Risulta perfetto per accompagnare il recital teatrale di Daniele Monachella, tratto dal romanzo di Emilio Lussu, ambientato sull’altopiano di Asiago durante la prima guerra mondiale.
Il libro è noto al grande pubblico perché costituisce una denuncia feroce della guerra, della disciplina militare e del panorama politico di quel periodo, i cui capricci temporanei portarono a morire più di settecentomila soldati italiani. Questi ultimi erano per lo più figli del popolo senza istruzione. Pedine facili da mandare al macello.
Nell’omonima opera di Lussu si fa riferimento al biennio 1916-1917, che vede la brigata Sassari affrontare i nemici austro-tedeschi senza una strategia militare ben precisa, in balia di generali incompetenti, assetati di potere e medaglie.
Nella trasposizione teatrale di Daniele Monachella si estrapolano alcuni stralci del testo che, accompagnati da una chitarra acustica e dalle launeddas, trascinano lo spettatore indietro nel tempo.
Monachella si rivela un ottimo narratore, differenzia efficacemente i vari personaggi dell’opera: dal soldato Ottolenghi (alter ego di Lussu) al folle generale Leone, risultando come cattivo ancor più convincente e affascinante. La sua lettura è ben calibrata, alterna momenti di riflessione pura ad altri più violenti.
La musica assume un ruolo fondamentale in questa operazione drammaturgica e riesce a incanalare bene la disperazione, la rabbia, l’amarezza e la paura di giovani senza avvenire destinati alla tomba.
Un docu-spettacolo prezioso o se preferite un concerto in cui a un cantautore si sostituisce un narratore intenso e deciso, il cui scopo è mantenere viva la memoria di uno dei tanti episodi insensati del nostro Paese.
Teatro dell'Orologio (Sala Moretti) - via dei Filippini 17/a, 00186 Roma
Per informazioni e prenotazioni: telefono 06/6875550, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Orario spettacoli: 27/28 marzo ore 20.00, 29 marzo ore 16.00
Articolo di: Giuseppe Sciarra
Grazie a: Stefania D'Orazio, Ufficio stampa Teatro dell'Orologio
Sul web: www.teatroorologio.com