LA SCUOLA D'ESTATE (2014, 86 minuti)
un film di Jacopo Quadri
con Luca Ronconi
e gli allievi del Centro Teatrale Santacristina
introduzione Roberta Carlotto e Jacopo Quadri
in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà
La sala del Teatro Argentina, gremita di pubblico, si è mostrata onorata di salutare quello che dal 1994 al 1999 fu il suo Direttore Artistico, partecipando con grande calore alla proiezione del documentario di Jacopo Quadri, figlio di quel Franco Quadri che dedicò anche un saggio, "Il rito perduto", e tante altre interviste al regista Luca Ronconi. A presentare la proiezione, Roberta Carlotto - assistente personale del regista - la quale gli dedica parole dense di commozione, e lo stesso Jacopo Quadri.
La scuola d’estate apre con una lunga panoramica che ci restituisce da subito il luogo in cui gli attori sono chiamati a “giocare in libertà” con il regista: una vecchia stalla ristrutturata in mezzo al verde dei paesaggi umbri, dove i passaggi del giorno e della notte sono scanditi da un gong.
Prima che regista, Ronconi fu attore, e tutta la sua capacità istrionica l’ha riversata nel suo lavoro di regia, come si può notare ne La scuola d’estate, dove il rapporto con gli allievi della scuola, la capacità d’intesa, di correggere, di farsi comprendere e di ridere insieme a loro fa emergere la sensibilità artistica di cui era dotato. Ronconi sembra un bambino, candido nelle sue vesti innocenti e bianche, che gioca insieme al suo gruppo di amici a creare il teatro.
Le analisi dei testi fanno capire quanto tenesse ai personaggi. Talmente tanto da creare intorno a loro, nei suoi spettacoli, degli apparati scenici grandiosi, che rispettassero gli interpreti e i testi; talmente tanto da dedicare innumerevoli laboratori al lavoro con gli attori, nonostante i suoi 81 anni e i malanni dell’età.
Gli allievi-attori sono dei veri grandi protagonisti all’interno del documentario. Si mostrano curiosi, gioiosi, pieni di dubbi che sono pronti a risolvere e da cui escono indenni.
Jacopo Quadri, grazie al suo film, ci ha fatto amare ancora di più un regista, una personalità a cui ci sentivamo già profondamente affezionati, e ci ha resi tutti partecipi di un rito, teatrale, che ha avvicinato noi testimoni al rapporto speciale che lega un regista ai propri attori e al proprio amore per il teatro.
Teatro Argentina - Largo di Torre Argentina 52, 00186 Roma
Per informazioni e prenotazioni: telefono 06/684000346, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Biglietteria Teatro Argentina: telefono 06/684000311 (ore 10-14/15-19 lunedì riposo), vendita on-line www.vivaticket.it
Orario spettacoli: domenica 22 marzo ore 21
Articolo di: Olimpia Sales
Grazie a: Amelia Realino, Ufficio stampa Teatro di Roma
Sul web: www.teatrodiroma.net