DIALOGO
concerto dialogato di Luca Tudisca
da un’idea di Mauro Simone
regia Mauro Simone
testi Elisabetta Tulli
movimenti coreografici Nadia Scherani
Personaggi e interpreti:
Ada - Elena Nieri
Santuzzo - Matteo Volpotti
Voce/Chitarra - Luca Tudisca
Ed ecco come sia possibile che il pubblico che entra lentamente in sala vede, appesi a fili che li tengono sospesi in aria, vecchi cappotti, impermeabili, giacconi vari che fanno bella mostra di sé sotto la volta del grande teatro, fra binari metallici che sostengono luci, riflettori e altro, sparsi un po' ovunque. Sul palco invece ci sono chitarre, seggiole e altri soprabiti veri. E' una serata unica presentata nel tempio milanese del musical e che stasera ospita Luca Tudisca, giovane che ha raggiunto notorietà e un certo seguito grazie alla celebre trasmissione televisiva di Maria De Filippi Amici. Il teatro si riempie sempre più soprattutto di giovani che sembrano conoscersi fra di loro: si salutano, si abbracciano e si baciano, si fermano per delle chiacchiere e parlano al telefono, sempre acceso in mano. Forse era il pubblico di Amici, o magari sono altri amici, comunque fra poco inizia lo spettacolo.
Il primo a entrare è il cantautore, Luca Tudisca: imbraccia la chitarra acustica e inizia a cantare. Il secondo a entrare, Matteo Volpotti, è a torso nudo, coi calzoncini corti e canta pure lui. Infine entra una ragazza, Elena Nieri, con indosso un abitino che pare una sottoveste, e inizia a conversare col ragazzo, che in scena si chiama Santuzzo mentre lei è Ada. Sono due giovanissimi che vivono in un paese della Sicilia, lui fa il pescatore, lei è una ricamatrice. Si incontrano, si innamorano perdutamente, lei aspetta un bambino, decidono di sposarsi e sperano di essere felici per sempre. Ma il piccolo cresce, sarà per forza che col tempo bisogna abbandonare i propri sogni? Lui dovrà rinunciare alla musica che gli regala tanta gioia grazie a una vecchia chitarra? Col trascorrere del tempo i due giovani indossano qualche cosa in più, sopra a ciò che già avevano, come a sottolineare il peso del passare del tempo: giacche e cappotti li seppelliranno?
Ovviamente assieme al dolore dei problemi della vita vera finalmente si insinua il ricordo dei momenti felici e, nonostante le mille difficoltà, sono cose banali come la gelosia e i sospetti assurdi ad avvelenare la vita, fino al momento in cui ci si rende conto che quel primo amore, così lontano ormai, è l'unica cosa davvero assoluta della loro vita. Nonostante la trama non particolarmente originale, i giovani spettatori si commuovono, seguono con grande passione tutti i vari quadri, applaudono alle canzoni, ben cantate e ben suonate con autenticità e intensità, mentre i due giovani attori si muovono con sicurezza nel territorio della commedia musicale, anche se non c'è un cast stellare di altri tempi. Non resta dunque che attendere che questi giovani talenti crescano e riescano a fare altro, magari impegnandosi leggermente di più nella costruzione di una storia un filo distante dal copione più antico del mondo, ovvero 'i poveri hanno problemi ma finché c'è l'amore...'. Buone le musiche.
Teatro Nazionale - via Giordano Rota 1, 20149 Milano (Ex Piazza Piemonte)
Per informazioni e prenotazioni: telefono 02/00640888
Articolo di: Daniela Cohen
Grazie a: Ufficio Stampa Stefania Scarpetta ed Elena Simoncini
Sul web: www.teatronazionale.it