Il diritto, e l’insieme di norme che regolano la nostra vita, è una delle scienze che maggiormente ha subito modifiche negli ultimi secoli raggiungendo ad oggi la consacrazione di alcuni diritti universali che sono alla base di tutte le società evolute.
Negli ultimi periodi, soprattutto in Italia, si sente parlare molto del “garantismo” usato con connotazione negativa per denunciare pretese esagerazioni che certe leggi o interpretazioni giuridiche determinerebbero. Ma non è sempre stato così e Dario Ippolito nel suo scritto “Lo spirito del garantismo” cerca di consegnarci una definizione completa e giusta del sopracitato termine.
Ippolito compie tale azione aiutandosi con le parole di Montesquieu e degli altri grandi pensatori dell’epoca dei Lumi. Il cammino che si intraprende con questo volume, edito dalla Donzelli, è quello di ripercorrere alcune tappe fondamentali dell’evoluzione del diritto e in particolar modo del ruolo della pena e della natura del reato. Una ricostruzione raffinata e ben strutturata, soprattutto per coloro che sono a digiuno a riguardo dei presenti argomenti, ma assai interessante perché fa riflettere sull’evoluzione del diritto negli ultimi tre secoli. Siamo passati da essere sudditi con poca libertà di movimento e controllati da leggi onnipresenti e punitive ad essere cittadini consapevoli dei diritti acquisti: un’evoluzione che non può essere scontata.
Il libro oltre a cercare di riabilitare il termine “garantismo” è anche un piccolo manuale storico sull’evoluzione del diritto osservato e studiato da Dario Ippolito.
Lo spirito del Garantismo
dli Dario Ippolito
Donzelli editore – 2016
euro 16,50
Grazie a Francesca Pieri
Articolo di Alessandro Fabrizi