E poiché, si sa, non c’è rosa senza spina, la scelta non sembra casuale, rimanda a suggestioni di sensualità e contrasti di emozioni. “Lasciati pungere” è il monito indirizzato agli spettatori. Un invito a cogliere le sfumature, le sensazioni piacevoli, l’atmosfera vellutata, ma anche le atmosfere più acute e pungenti. Dunque, una grande rosa (l’anno scorso fu scelta la mela, al monito di “lasciati tentare”) campeggia evidente nel logo sul fondale, e decine e decine di rose vere, che colpiscono per quantità ed effetto visivo, sparse sull’intero palcoscenico.
Gleijeses introduce la presentazione degli spettacoli in cartellone facendo riferimento alla crisi che tutto il settore sta attraversando, passando per le note vicende che hanno visto chiudere il Teatro Eliseo e le sventure del Teatro Valle.
Per fortuna c’ è aria nuova, e cita gli altri due Teatri più importanti di Roma oltre al Quirino, l’Eliseo e l’Argentina, evidenziando per l’uno la previsione della riapertura, e per l’altro la definizione di Teatro Nazionale. Sottolinea come tre teatri così diversi, per programmazione e tradizione, abbiano la facoltà di raddoppiare il pubblico, non di dividerlo. Un chiaro riferimento, e ricorre spesso la parola “fierezza”, ai risultati positivi conseguiti dopo la fondazione, undici mesi fa, della Società a responsabilità limitata che oggi gestisce il teatro. Un’operazione coraggiosa, che lo vide determinato - insieme ad altri “intenditori” - ad unire le forze per sostenere con passione e volontà l’amore per il teatro. Rivolge un sentito ringraziamento, prima di passare alla presentazione degli spettacoli, all’Avv. Daniela Bacchini, presente in sala e rappresentante della Società controllata dall’Inps che affitta l’immobile. Un esempio virtuoso nel delicato equilibrio tra ente pubblico ed ente privato nel considerevole e positivo risultato economico, e nel “privilegio” di essere uno dei pochi teatri ad avere ottenuto l’agibilità.
I risultati della stagione ancora in corso sono stati straordinariamente sorprendenti, raggiungendo la cifra considerevole di circa 7000 abbonati, a riprova della felice commistione tra forze private, apporto di un ente pubblico, e finalità culturali.
Prima di passare alla presentazione della nuova stagione, Gleijeses lascia la parola a Guglielmo Ferro, co-responsabile artistico e regista di alcuni spettacoli in programmazione, presentandolo come “uno dei pochi figli d’arte (è il figlio del grande Turi Ferro) non fulminato dal fatto di essere figlio d’arte”.
Non senza emozione Ferro esprime i suoi ricordi di bambino, quando proprio su questo palco veniva in compagnia del padre ad assistere alle prove. Sottolinea la sacralità di questo luogo, evidenziando quanto il teatro sia il luogo degli attori e del pubblico, il luogo della “compagnia”, un posto “pop”, cioè popolare, nel senso più puro della parola. Si riferisce poi ai teatri stranieri, un modello da copiare, perché diversificano, stimolano, e dichiara l’impegno per il futuro con la determinazione a rilanciare, e a dare spazio a nuove compagnie e a nuove drammaturgie.
Si passa a presentare il ricchissimo cartellone con molti degli attori e registi, protagonisti della stagione, presenti in sala. Ognuno esprimerà un’osservazione, un auspicio, un particolare riferimento al proprio personaggio o alla drammaturgia rappresentata.
Primo spettacolo in cartellone sarà “Il Bugiardo”, grande classico della drammaturgia goldoniana scritto nel 1750. Presente in sala il simpatico regista argentino Alfredo Arias, che rivela l’emozione di questo primo giorno di prove. Andrea Giordana è nel cast, insieme allo stesso Gleijeses e Marianella Bargilli, e, per la prima volta nel ruolo di una maschera (interpreta Pantalone), esprime la voglia di ricerca nell’inizio di un nuovo lavoro e l’auspicio di lavorare come veri “operai di teatro”.
Per il secondo spettacolo in cartellone, il celeberrimo “Il Giardino dei Ciliegi” del grande Cechov, con la regia di Luca De Fusco, si dà la parola ad uno degli interpreti, Paolo Serra, che sottolinea come questo adattamento sia stato pensato in modo “mediterraneo”. Pone l’accento su ciò che la regia sottende, cioè “l’idea di fondo che la società russa e la società napoletana abbiano vissuto una quasi identica trasformazione nel passaggio dall’Ottocento al XXI secolo, quasi senza rendersi conto che è accaduto qualcosa nel XX secolo, la rivoluzione industriale”. Si accomunano le due società in questo passaggio, perché c’è questa comunione di difficoltà, e l’arretratezza che queste due società si portano dietro. Lo spettacolo presto sarà ospite del Teatro Aleksandrinskij di San Pietroburgo, il teatro dove sono nati i più grandi spettacoli di Cechov.
Guglielmo Ferro presenta Lina Sastri definendola un’attrice “esemplare”. La dirigerà ne “La Lupa”, la tragedia della diversità, così la intende l’attrice, che prende la parola dichiarando quanto sia affezionata a questo teatro, dove ha interpretato spettacoli importanti come “I Sei Personaggi” - con la regia di Patroni Griffi - e tante commedie con Eduardo. Si dice particolarmente soddisfatta di un ruolo così complesso, una donna che ama la libertà e che sceglie di vivere l’amore. “Che cosa di più rivoluzionario dell’amore, e del sacrificio per amore, può essere rappresentato oggi in un mondo che l’amore non sa cos’è?” conclude intensa Lina Sastri. Un’annotazione: proprio su questo palcoscenico, nel lontano 1957, andò in scena "La Lupa" interpretata dalla grande Anna Magnani, “un sigillo di qualità” sottolinea Gleijeses.
A dicembre sarà di scena un riadattamento di una delle più conosciute commedie shakespeariane che diventa “Bisbetica, la bisbetica domata messa alla prova”, con protagonista Nancy Brilli (assente per un impegno sul set) e la regia di Cristina Pezzoli, un divertente adattamento metateatrale, una messa in scena con momenti musicali e giocosi.
La frizzante e simpatica Claudia Gerini sarà la protagonista di “Storie di Claudia”, uno spettacolo che l’attrice definisce una sorta di “recital”, e che - malgrado il titolo - non è un lavoro autobiografico. Sarà diretta da Giampiero Solari che parla dello spettacolo come un racconto di storie che, riferendosi alla Gerini, la coinvolgono emotivamente. Attraverso sogni e immaginazioni passerà all’evocazione di grandi personaggi femminili, da Carmen Miranda a Marlene Dietrich, da Frida Khalo a Monica Vitti. Sarà una storia fantastica vissuta e raccontata da un’attrice di grande sensibilità artistica. Tutto questo - aggiunge Solari -, così come accade nella vita, “proprio perché non ci è mai accaduto, ha a che fare molto con noi.”
A gennaio sarà la volta di uno spettacolo diretto e interpretato da Edoardo Sylos Labini “Nerone, duemila anni di calunnie”, tratto dall’omonimo saggio di Massimo Fini attualmente in scena al Teatro Manzoni di Milano per l’Expo. Edoardo Sylos Labini prende la parola dichiarando subito la grande notizia: non fu Nerone ad incendiare Roma. Nerone, l’imperatore più calunniato di sempre, fu in realtà un grande statista, amante della cultura. La messinscena sarà ricca di personaggi, più di venti, e ad ogni città parteciperà un coro di attori del luogo. Particolare della cifra stilistica del regista è la presenza in scena di un dj, in questo caso figura-mimo che animerà le serate di una corte eccentrica, fatta di prostitute, artisti, scrittori e di politici, una metafora sul potere e sulla politica dei nostri tempi.
Nel mese di febbraio approderà al Quirino il Don Giovanni interpretato e diretto da Alessandro Preziosi. Interviene Tommaso Mattei che ha curato la traduzione e l’adattamento, e che definisce questo spettacolo come la chiusura di un’ideale trilogia di ambientazione seicentesca che è cominciata proprio in questo Teatro con l’Amleto. Un tema di grandissima attualità raccontato da attori di buon calibro, e dalla consolidata esperienza di Alessandro Preziosi.
A seguire, con inizio dal 23 febbraio,il gradito ritorno - dopo il successo di questa stagione con “Il Visitatore” - di Alessio Boni che insieme a Marcello Prayer sarà il protagonista de “I Duellanti”. È la storia di un duello protratto a lungo fino, appunto, al duello finale. Presente in sala il maestro d’armi Renzo Musumeci Greco che ricorda “Le Relazioni pericolose” e chiede un applauso per il Maestro Monicelli nel centenario della nascita. Lo spettacolo debutterà a Spoleto, nel prossimo luglio, al Festival dei due Mondi.
Marco Bocci sarà il protagonista, con la regia di Angelo Longoni, di “Modigliani”, un uomo - lo definisce il regista - “così dolente e così importante”. Sarà uno spettacolo visionario, con proiezioni e immagini, che cercherà di restituire la poetica che c’è in questo grande personaggio. Marco Bocci dice di averla ritenuta un’opportunità da prendere al volo, una grande occasione. Considera la drammaturgia scritta da Longoni una scrittura con tanta verità, giustizia, passione e sangue. Un Modigliani raccontato attraverso i suoi amori, le sue passioni, le sue donne, che sono state importanti per la sua vita e per la sua arte. Presente in sala anche Romina Mondello, che sente questa occasione come una grande sfida.
Ad aprile sarà di scena “La Scuola” per la regia di Daniele Luchetti con Silvio Orlando. Lo spettacolo segna il suo ritorno a Roma (è stato già in scena all’Ambra Jovinelli) e Orlando si dichiara felice di essere per la prima volta al Quirino. E’ un piccolo classico della drammaturgia contemporanea, ed è lo spettacolo da cui fu tratto il film, uno dei rari esempi in cui il cinema ha tratto dal teatro e non viceversa. Una piéce che, nella sua semplicità, affronta il tema della scuola - argomento oggi fortemente discusso e quanto mai attuale - in modo brillante e divertente.
Patrick Rossi Gastaldi dirige Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio, entrambi presenti in sala, nello spettacolo che sarà in scena ad aprile, “Lei è ricca, la sposo e l’ammazzo”. Il regista lo definisce uno spettacolo molto divertente, in cui ha voluto apportare una mescolanza di stili comici, spaziando dalla commedia all’italiana di De Sica o Tina Pica a quella americana, toccando uno stile alla Charlie Chaplin.
Enrico Guarneri, talentuoso artista siciliano attualmente in scena al Quirino con “La scuola delle mogli”, sarà il protagonista, diretto da Guglielmo Ferro, di un testo importante, un romanzo mitico nato dalla penna di un grande scrittore del Novecento, “Il Consiglio d’Egitto” di Leonardo Sciascia.
La chiusura di stagione è affidata a uno spettacolo particolarmente illustre che ha debuttato l’anno scorso al Festival di Spoleto: “Danza macabra”, con la straordinaria Adriana Asti, per la regia del grande Luca Ronconi. Seduta in prima fila insieme al marito Giorgio Ferrara, (regista e direttore artistico del Festival dei Due Mondi di Spoleto e, in questo spettacolo,co-protagonista) sottolinea con affettuosa ironia, considerando la consueta lunga durata delle regie di Ronconi, che questo è l’unico spettacolo di Ronconi che ha una durata relativamente breve, un’ora e mezza. Portano in scena il dramma di August Strindberg che ha visto le vicende di una vita coniugale come un inferno, ma in un modo surreale e comico. Uno spettacolo straordinario - dice Adriana Asti - che Ronconi ha voluto concepire come “trasportabile”, ed esprime fiera e commossa la felicità di onorare e celebrare la sua memoria.
La conferenza stampa si chiude, prima dell’invito di accedere al Bistrot (altro segno distintivo della gestione societaria del Quirino) con l’anticipazione di due eventi speciali.
Federico Buffa, raccontatore e affabulatore, ci porterà al ricordo delle “Olimpiadi del 1936”, una storia di sport e di guerra.
Altro evento speciale, ma senza ulteriori dettagli per non svelare sorprese, Giorgio Albertazzi e Mariangela D’Abbraccio insieme sul palco del Quirino.
Un cartellone davvero accattivante con spettacoli di grande richiamo, drammaturgie di autori di grande calibro, registi ed attori di consolidato talento. Il Quirino si conferma Teatro di spicco nella tradizione teatrale romana ospitando il meglio dell’arte scenica nazionale e internazionale. Perché - come espresso dai consulenti artistici con una, non originalissima, ma incisiva locuzione parafrasata - il Quirino è il Quirino!
La vendita degli abbonamenti inizia il 18 maggio, lasciatevi pungere!
Stagione teatrale 2015/2016
13 ottobre / 1 novembre
Gitiesse Artisti Riuniti
Geppy Gleijeses Marianella Bargilli
con la partecipazione di Andrea Giordana
con Lorenzo Gleijeses Mauro Gioia
e con Valeria Contadino Luchino Giordana Gennaro Di Biase
IL BUGIARDO
di Carlo Goldoni
adattamento di Alfredo Arias e Geppy Gleijeses
scene e costumi Chloe Obolensky
regia Alfredo Arias
3/15 novembre
Teatro Nazionale di Napoli
Teatro Stabile di Verona
IL GIARDINO DEI CILIEGI
di Anton Čechov
traduzione Gianni Garrera
con Gaia Aprea Paolo Cresta Claudio Di Palma
Serena Marziale Alessandra Pacifico Griffini
Giacinto Palmarini Alfonso Postiglione Federica Sandrini
Gabriele Saurio Sabrina Scuccimarra Paolo Serra Enzo Turrin
scene Maurizio Balò
costumi Maurizio Millenotti
luci Gigi Saccomandi
coreografie Noa Wertheim
musiche originali Ran Bagno
adattamento e regia Luca De Fusco
17/29 novembre
Compagnia Molière
Associazione Culturale ABC
Lina Sastri
LA LUPA
di Giovanni Verga
rielaborazione drammaturgica Micaela Miano
scene e costumi Françoise Raybaud
musiche Massimiliano Pace
regia Guglielmo Ferro
1/20 dicembre
La Pirandelliana
Nancy Brilli
BISBETICA
La bisbetica domata di William Shakespeare messa alla prova
traduzione e drammaturgia Stefania Bertola
con Matteo Cremon
Fabio Bussotti Gianluigi Igi Meggiorin Gennaro Di Biase
Anna Vinci Dario Merlini Brenda Lodigiani Stefano Annoni
e nel ruolo del Dr. Jolly Valerio Santoro
scene Giacomo Andrico
costumi Nicoletta Ercole
luci Massimo Consoli
musiche Alessandro Nidi
regia Cristina Pezzoli
26 dicembre / 17 gennaio
Enfi Teatro
Claudia Gerini
STORIE DI CLAUDIA
di Giampiero Solari Claudia Gerini
Paola Galassi Michela Andreozzi
con un corpo di ballo composto da 6 ballerini e musica dal vivo
regia Giampiero Solari
19/31 gennaio
RG PRODUZIONI
Edoardo Sylos Labini
NERONE DUEMILA ANNI DI CALUNNIE
uno spettacolo di Edoardo Sylos Labini
liberamente tratto dall’omonimo saggio di Massimo Fini
drammaturgia Angelo Crespi
e con Sebastiano Tringali Dajana Roncione
Giancarlo Condè Gualtiero Scola Paul Vallery
e con la partecipazione di Fiorella Rubino
e con gli attori della Fonderia delle Arti
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
disegno luci Pietro Sperduti
musiche originali Paul Vallery
2/14 febbraio
KHORA.teatro
TSA Teatro Stabile d’Abruzzo
Alessandro Preziosi
DON GIOVANNI
di Molière
traduzione e adattamento Tommaso Mattei
con Nando Paone
e con Lucrezia Guidone Barbara Giordano Roberto Manzi
Daniele Paoloni Daniela Vitale Matteo Guma
scene Fabien Iliou
costumi Marta Crisolini Malatesta
luci Valerio Tiberi
musiche originali Andrea Farri
supervisione artistica Alessandro Maggi
regia Alessandro Preziosi
23 febbraio / 6 marzo
GOLDENART Production
Alessio Boni
Marcello Prayer
I DUELLANTI
di Joseph Conrad
e con Francesco Meoni
traduzione e adattamento Francesco Niccolini
drammaturgia di Alessio Boni Roberto Aldorasi
Marcello Prayer Francesco Niccolini
maestro d’armi Renzo Musumeci Greco
musiche Luca D’Alberto
scene Massimo Troncanetti
costumi Francesco Esposito
light designer Giuseppe Filipponio
regia Alessio Boni e Roberto Aldorasi
8/20 marzo
Sala Umberto srl
Marco Bocci
MODIGLIANI
di Angelo Longoni
con
Giovanna Di Rauso
Claudia Potenza
Vera Dragone
e con Romina Mondello
musiche Ryuichi Sakamoto
scene Gianluca Amodio
costumi Lia Morandini
video Angelo Longoni e Gianluca Amodio
in collaborazione con gli archivi legali della
Fondazione Modigliani
regia Angelo Longoni
29 marzo / 10 aprile
Cardellino
Silvio Orlando
LA SCUOLA
di Domenico Starnone
con (in ordine alfabetico) Vittorio Ciorcalo Roberto Citran
Marina Massironi Roberto Nobile Antonio Petrocelli
Maria Laura Rondanini
scene Giancarlo Basili
disegnatore luci Pasquale Mari
costumi Maria Rita Barbera
regia Daniele Luchetti
12/24 aprile
Compagnia Molière
Associazione Culturale CENTO TEATRI
Gianfranco Jannuzzo Debora Caprioglio
LEI È RICCA, LA SPOSO E L’AMMAZZO
di Mario Scaletta
con Antonella Piccolo Claudia Bazzano
Antonio Fulfaro Cosimo Coltraro
scene Salvo Manciagli
costumi Dora Argento
regia Patrick Rossi Gastaldi
26 aprile / 8 maggio
Associazione Culturale ABC
Enrico Guarneri
IL CONSIGLIO D’EGITTO
di Leonardo Sciascia
con Ileana Rigano Vincenzo Volo Francesca Ferro
Rosario Minardi Rosario Marco Amato
Pietro Barbaro Ciccio Abela Gianni Fontanarosa
Mario Sapienza Gianluca Culici
scene Salvo Manciagli
costumi Riccardo Cappello
regia Guglielmo Ferro
10/22 maggio
Teatro Metastasio Stabile della Toscana / Spoleto57 Festival dei 2Mondi
in collaborazione con Mittelfest 2014
Adriana Asti Giorgio Ferrara Giovanni Crippa
DANZA MACABRA
di August Strindberg
traduzione e adattamento Roberto Alonge
scenografia Marco Rossi
costumi Maurizio Galante
luci A. J. Weissbard
suono Hubert Westkemper
regia Luca Ronconi
Articolo di: Isabella Polimanti
Grazie a: Paola Rotunno, Ufficio stampa Teatro Quirino
Sul web: www.teatroquirino.it