Esiste una Germania che vuole dominare l’Europa, o esiste una nazione aperta che si pone come guida al servizio dell’Europa? Qual è il ruolo della Germania in Europa? Esiste davvero il rischio di una supremazia tedesca nelle scelte cruciali di politica economica del vecchio continente? La crisi di sistema in cui viviamo lascia affiorare antichi fantasmi. Eppure, mai come oggi, la Germania ha fatto della propria apertura internazionale un valore irrinunciabile. L’idea di uno stato in Europa e per l’Europa – che attraversa almeno due secoli di storia culturale tedesca – sembra definitivamente prevalere sulla visione nazionalistica di una ‘missione’ egemonica.
Luigi Reitani, germanista, traduttore, ordinario di Letteratura tedesca all’Università di Udine, è, tra l’altro, membro del comitato scientifico del «Freies Deutsches Hochstift» di Francoforte. Tra le sue più recenti pubblicazioni la curatela di scritti di Goethe, Musil, Bernhard.
Vanna Vannuccini, inviata de “la Repubblica”, è stata corrispondente dalla Germania negli anni della caduta del Muro. Ha seguito le Guerre balcaniche e poi, dal 1997, ha lavorato soprattutto in Iran. Tra le sue pubblicazioni: Piccolo viaggio nell’anima tedesca (con Francesca Predazzi, 2004; nuova ed. 2014), Suonare il rock a Teheran (con Benedetta Gentile; 2014); Al di qua del muro. Berlino 1989 (2010), Rosa è il colore della Persia. Il sogno perduto di una democrazia islamica (2006).
Stas’ Gawronski è autore e conduttore di CultBook, la trasmissione televisiva di Rai Educational dedicata ai libri (giunta nel 2014 alla X edizione) e de Il Cortile dei Gentili, trasmissione dedicata al dialogo tra credenti e non credenti. Insegna scrittura creativa presso la LUMSA e partecipa al laboratorio di scrittura creativa dell’associazione culturale Bombacarta.
Fonte: Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea