“Tra questi ponti di ruggine, correnti di acqua e ferro, zuppa asiatica e catrame, operai e pony express, bambini di cuoio crivellati di piercing e inchiostro, la città aveva fretta. Di andare nel tramonto di qualche galleria, senza pensarci troppo su. E dopo, come un certo rumore di fondo, sotto il fondo della terra, da qualche altro buco, di colpo tornare.”
Nel 2012 migliaia di italiani sono partiti per Berlino: certo, la città del Terzo Reich, del Muro e della musica indipendente, è una delle capitali europee più affascinanti grazie alle sue contraddizioni, ma c’è sicuramente di più. Perché tanti italiani si sono trasferiti? La risposta prova a darla Bim Bum Berlin, il primo reportage interattivo di Zandegù scritto da Marco Magnone e musicato ad hoc dalla band Circolo Lehmann, le cui tracce sono un’ideale colonna sonora alla lettura.
Un lungo reportage con Berlino protagonista, inframezzato e arricchito dall’atmosfera folk-psichedelica della band Circolo Lehmann, il cui nome rende omaggio al libro cult, Il signor Lehmann, ambientato nella Kreuzberg di fine anni Ottanta.
Magnone, che ha vissuto a lungo nella capitale, ha incontrato alcuni tra i protagonisti assoluti della scena italiana in città - architetti, creativi, blogger, giornalisti e professionisti in cerca di una seconda chance. Un diario di viaggio che registra i cambiamenti in corso nei quartieri più in voga di Berlino (Kreuzberg, Friedrichshain, Mitte) ed esplora quelli che lo stanno diventando ora (Neukölln, Wedding, Lichtenberg). Una carrellata d’interviste per scoprire se è tutto oro quello che luccica. Perché Berlino, come ogni buona madre-matrigna, ci accoglie tutti, ma cambia troppo in fretta per volerci veramente bene.
L’ebook sarà in vendita dal 12 novembre sullo shop del sito www.zandegu.it e sulle principali librerie digitali quali Amazon, iTunes Store, laFeltrinelli.it, Ultima Books e Book Republic.
Per maggiori informazioni: www.zandegu.it | Editore, Marianna Martino Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ufficio Stampa: Chiara Della Vedova