Creato poco più di un anno fa, il Mudev, Museo Diffuso dell’Empolese e Val d’Elsa, opera ormai con un biglietto unico e ha scelto di scommettere sul festival con l’obiettivo di trovare una metodologia scientifica per la musealizzazione delle comunità considerate alla stregua del patrimonio culturale e promuovere il rapporto con le comunità locali. In tal senso la scelta non è di puntare sui grandi nomi ma di considerare i cittadini i “Big” della manifestazione; realizzando un festival diffuso su tre comuni in tre tempi. Altra dimensione non tradizionale è la partecipazione attiva della cittadinanza coinvolta direttamente nella manifestazione per i contenuti; infine la dimensione del raccontare al centro, puntando su storie impopolari, quelle scomode che non vorremmo ascoltare. Il focus è indubbiamente sull’ascolto e la narrazione come connessione tra persone. In tal senso anche il logo che incrocia una bandiera blu, una gialla e una verde, di risultanza, indica come l’incontro genera sempre qualcosa di nuovo e originale.
Il festival è promosso da 11 comuni in rete con il Mudev – sotto la direzione scientifica di Cinzia Compalati - e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, sotto la direzione di Gabriele Gori, che dal 2005 promuove e sostiene finanziariamente i musei locali di competenza territoriali (con un investimento complessivo annuale di 25-30 milioni di euro l’anno); insieme con le tre sigle sindacali di Firenze.
Andrea Zanetti, Ideatore e Direttore artistico del Festival ha sottolineato la dimensione del dialogo e connessione tra le persone attraverso il filo della narrazione con un richiamo all’Empathy Museum di Londra nell’ideazione della passeggiata lungo l’Arno indossando le scarpe di un’altra persona che racconta la sua storia, attraverso l’attivazione sonora. L’inaugurazione sarà il 6 ottobre a Montelupo con una mostra nel Palazzo Podestarile, “J.O.B.S. Join Our Blended Stories”, esposizione sulla storia di 16 lavoratori del territorio raccontati attraverso un oggetto simbolo del loro mestiere che si anima. Ad ogni storia è associata l’opera di un artista. La mostra è sostenuta dai sindacati che hanno contribuito alla selezione a trecentosessanta gradi delle proposte per restituire un panorama completa del mondo del lavoro sul territorio. In particolare il Segretario della CGIL di Firenze Paola Galgani ha sottolineato l’importanza di tornare a narrare il lavoro, patrimonio umano al di là delle difficoltà, che torna così ad essere elemento di identità e, legandolo all’arte, di creatività; un concetto rafforzato da Flavio Gambini di UIL con il tema del sogno legato all’attività professionale.
La seconda tappa del Festival si svolgerà i giorni 9, 10 e 11 ottobre a Capraia e Limite con tre serate dedicate al racconto delle storie dei cittadini, selezionate attraverso una call, sul tema “la vita”: ogni sera tre racconti messi in scena da attori; oltre alcuni momenti conviviali tra cui l’idea di una cena tra sconosciuti a casa di un’ospite locale per creare una connessione attraverso la propria storia. L’artista Francesco Siani realizzerà la scultura “I Tell”, installazione work in progress nella quale ognuno può entrare lasciando il proprio contributo sonoro del racconto della propria vita in quel momento.
Ultima tappa a Montespertoli il 30 novembre con il concerto di Ginevra di Marco, cantante e cantautrice, madrina del Festival che presenterà Le narrazioni popolari, ispirato ai racconti dei cittadini, come ha raccontato Francesco Magnelli, pianista, compositore e arrangiatore fiorentino che l’affianca nella vita e sul palco. La cantautrice lavora con più lingue, partendo dalle proprie radici popolari per aprirsi a quelle altrui.
Uffici Stampa
Davis & Co, Lea Codognato e Caterina Briganti
Filippo Belli, MuDEV
Riccardo Galli, Responsabile Relazioni e Comunicazione Istituzionale
Ufficio Stampa Fondazione CR Firenze: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sistema Museale Museo Diffuso Empolese Valdelsa
Convenzione tra i Comuni di Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo,
Empoli, Fucecchio, Gambassi Terme, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Vinci
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Articolo di Ilaria Guidantoni