Michelangelo – Infinito, docu-fiction con Enrico Lo Verso
Una docu-fiction su Michelangelo Buonarroti con Enrico Lo Verso e Ivano Marescotti nei panni di Giorgio Vasari, con una doppia narrazione, l’una in prima persona e l’altra – meno indovinata nella formula anche se l’interpretazione pregevole – da critico. Una sorta di film teatrale che sarebbe interessante trasportare sul palcoscenico dove l’incisività sarebbe forse maggiore, certamente senza perdere la fotografia e le riprese, che restituiscono in modo eccelso l’opera d’arte. Interessante l’approccio narrativo à rebours del protagonista che si racconta come uomo nella sua fragilità più che nel successo. Emerge il profilo di una grandezza statuaria dell’artista, sempre tormentato e insoddisfatto e anche uno spaccato del mondo dell’arte dai rapporti umani non sempre facili.
Il Cinquecento a Firenze – Palazzo Strozzi (Firenze)
Dal 21 settembre 2017 al 21 gennaio 2018
Una mostra di grande impatto perché inaspettata. Questa la scommessa dei curatori: togliere il velo di polvere sul periodo della Controriforma giudicato spesso bigotto, tanto da essere trascurato. L’esposizione racconta un periodo di grande vivacità a Firenze sotto Francesco I, appassionato di scienze, l’estrema ricchezza del dialogo tra arte e cultura, così come la convivenza tra il rigore dei dettami della Controriforma e la Sensualità che permea l’arte con il trionfo di allegorie e miti tra classicità e attualità politica. La mostra è il trionfo del colore.
“Michelangelo. Incontrare un artista universale”, Musei Capitolini
Per celebrare i 450 anni dalla morte dell’artista, i Musei Capitolini ospitano fino al 14 settembre la mostra “Michelangelo. Incontrare un artista universale”, che attraverso l’esposizione di alcuni capolavori scultorei, disegni autografi, documenti e progetti si propone di raccontarci il percorso biografico e artistico del genio fiorentino lungo una vita e una carriera lunghissime, contraddistinte da una costante tensione tra spirito e materia, bellezza e corruzione.
Mostra ricca di documenti e significativa a partire dalla scelta del luogo che la ospita, la magnifica piazza progettata proprio da Michelangelo in uno dei suoi lavori del tardo periodo romano, “opera-contenitore” che ci introduce idealmente alle nove sezioni espositive, alternando le opere michelangiolesche a quelle delle collezioni permanenti del museo.