Max Gazzè presenta
ALCHEMAYA TOUR, opera sinfonica
con Alchemaya Symphony Orchestra
direttore d’orchestra Clemente Ferrari
al piano Sun Hee You
voce narrante Ruben Rigillo
manager e produttore Francesco Barbaro
produzione e organizzazione OTR Live
Alchemaya, "fusione" in greco classico, annuncia fin dal titolo lo stile e la scelta del tour, di ricerca esoterica, sia nei contenuti sia nella musica. L’album omonimo, uscito il 9 febbraio scorso, che contiene il noto brano “La leggenda di Crisalda e Pizzomunno”, presentato al Festival di Sanremo, racconta l’origine del mondo e dell’uomo, riunendo dodici brani originali, scritti con il fratello Francesco, e altri successi come “Cara Valentina”, “Il solito sesso”, “Sotto casa”, “La vita com’è”, “Il timido ubriaco” e “Mentre dormi” rivisitati in chiave ‘sintonica’. Il risultato è intrigante quanto orecchiabile.
Se la prima parte del concerto, come racconta lo stesso cantautore, è “blindata” e richiede un ascolto attento del pubblico che si lascia incantare da una narrazione oltre che dalla musica e dallo scenario pittorico proiettato sul fondale, la seconda parte dello spettacolo è più interattiva e diverte il pubblico, senza mai cedere all’ammiccamento facile. Max Gazzè conferma la sua voglia di ricerca storica, filosofica ed esoterico-spirituale; l’esibizione è inserita all’interno della nona edizione della festa annuale della Società Editoriale Il Fatto, svoltasi al Parco La Versiliana dal 30 agosto al 2 settembre e costituisce una delle ultime tappe del tour sinfonico che, dopo una speciale anteprima il 31 luglio sul lungomare di Pizzomunno, a Vieste, ed i concerti nelle prestigiose cornici delle Terme di Caracalla di Roma, dello Sferisterio di Macerata e del Teatro Antico di Taormina, si concluderà stasera all’Arena di Verona.
Concepito, come ha raccontato alla conferenza stampa a Sanremo, per i grandi spazi aperti in luoghi storici dell’Italia, sposa l’idea della magnificenza del luogo che può accogliere l’orchestra Bohemian Symphony Orchestra - ribattezzata Alchemaya per l’occasione - composta da 50 elementi provenienti dalle grandi orchestre italiane, diretta dal Maestro Clemente Ferrari; preziosa la partecipazione straordinaria della pianista coreana Sun Hee You, che ha regalato un assolo, come intermezzo tra i due tempi del concerto, di grande virtuosità e potenza espressiva ad un tempo. L’idea di spazi architettonici aperti inseriti nella natura evoca quella fusione ancestrale e sacra dell’uomo e della sua storia.
Splendidi i testi - letti in modo impeccabile dalla voce calda di Ruben Rigillo, austera al contempo senza cedere all’emozionalità - di questo racconto misterioso e fantastico che tiene conto della tradizione religiosa biblica, vestendola di elementi fantasy. Il viaggio inizia con un racconto dall’eruzione vulcanica all’origine della Terra, che dopo un lungo periodo inizia a prorompere con minor vigore, perché il freddo si fa troppo intenso. Ci saranno poi la stagione dell’oro, elemento sacro per eccellenza, e la generazione dell’uomo e della donna che si considerano una creazione speciale “nonostante l’idea del puro caso serpeggi petulante ancora oggi”. La loro evoluzione sarà in effetti un lento declino fino a quando gli dei diventano troppo umani e gli uomini schiavi.
Rigorosa la veste scenografica di un’orchestra classica in nero, con spartiti neri che danno l’idea di una musica che avvolge il pubblico e si intreccia alla parola che accoglie e amplifica, non accompagna semplicemente; la scelta di Max Gazzè a sua volta ricade su due abiti grigio antracite con elementi luminosi e metallici, non prediligendo dunque i suoi travestimenti luccicanti e sgargianti ma optando in questa circostanza per una veste da profeta moderno. Lo stesso disegno luci alterna la scenografia più classica delle orchestre sinfoniche alle pennellate di colore, verde e rosso con la proiezione di immagini dinamiche a guisa di graffiti su caverne, che richiamano alcune scenografie moderne appuntate sulla geometria del colore.
Una sfida coraggiosa decisamente riuscita anche per la scommessa raccolta da Francesco Barbaro, manager e produttore che ci ha creduto fin dall’inizio.
Teatro La Versiliana - Via Enrico Morin 16, 55045 Forte dei Marmi - Pietrasanta (Lucca)
Per informazioni e prenotazioni: telefono 0584/265757
Orario spettacolo: martedì 31 agosto, ore 21.00
Biglietti: 52,50 euro
Articolo di: Ilaria Guidantoni
Grazie a: Silvia De Pasquale, Marketing & Promozione Editoriale Il Fatto Spa
Sul web: http://versilianafestival.it