Genere: Pop-Rock
Voto: 8/10
Ascolta anche: Virginiana Miller, Perturbazione
L’eredità lasciata da “Dovessi mai svegliarmi” pesa come una macina da mulino su Bitossi e soci: dopo un lungo penare, si può finalmente ascoltare per intero il nuovo disco dei Numero6 “I Love You Fortissimo”.
Tornano così i paladini del “finto rock”. Quatto anni sono passati dal precedente lavoro e l’attesa era tanta e spesso questa attesa produce aspettative e sensazioni non sempre positive. Come si diceva il disco perfetto “Dovessi mai svegliarmi” è duro da replicare e questo i Nostri lo sanno bene; da questa consapevolezza penso sia dovuto un leggero cambio di stile a partire dalle musiche, molto più eclettiche; si passa dal sonorità jezzanti ad un incede pop, fino a ritmiche folk e rock con estrema velocità e bravura.
Per quanto riguarda i testi ci avevano abituato bene, i loro brani erano pregni di aforismi, forti di una scrittura impegnata mai banale, evocativa e descrittiva come pochi in Italia sanno fare (vedi Virginiana Miller e Perturbazione), in questo nuovo lavoro, invece, pur assumendo un tono molto più arrabbiato e sfrontato, le tematiche e il modo un cui vengono trattate si sono leggermente ammorbidite perdendo forse un pizzico di smalto, (sia chiaro e come se andassimo a criticare ad una Ferrari che consuma!) restando comunque tra il meglio realizzato in questi ultimi tempi.
Un leggero cambio di stile, che probabilmente richiede qualche ascolto in più per apprezzarlo con efficacia, ciò può essere solo che positivo, solitamente i dischi dall’arrivo immediato sono anche i primi ad andarsene.
L’ennesima perla/capolavoro di una delle migliori realtà musicali italiane.
TRACKLIST
1. 200Mg
2. Maledetta
3. Il regno dei no
4. Mutazioni
5. Dell’inadeguatezza
6. Wimbledon
7. Il personaggio
8. Probabilità e imprevisti
9. Vinavil
10. Più di un’esigenza
11. Due giganti
12. Chiderti scusa
13. La purezza di Veronica
NUMERO6 sono:
Michele Bitossi: voce, chitarra
Andrea Calcagno: basso, sinty
Tristan Martinelli: tastiere, cori
Stefano Piccardo: chitarra, cori
Articolo di: Alberto Naldini
Grazie a: Unomundo
Sul web: www.numero6.com - www.myspace.com/numero6