Genere: Pop, Rock
Voto: 8/10
Un déjà-vu impressionante. Questo è l'effetto di ascoltare Luprano: attraversare un territorio sconosciuto ma familiare, un luogo di chitarre, cori, melodie che non conoscevamo ma che appena ascoltate sono già nostre. Non fatevi ingannare dal sound semplice e volutamente giovanile, i brani meritano davvero e Luprano è una spada dritta: non chiede tempo per farci sentire le sue emozioni, semplicemente trafigge l'ascoltatore con un pop rock che potrebbe arrivare da una spiaggia californiana, o da un falò di Porto Cesareo, con un uso geniale dei ritornelli e un sound malinconico che richiama band indie forse anni '90 forse no.
È una mia impressione o alle spalle c'è l'ascolto di Max Gazzè e Cesare Cremonini impudentemente mischiati agli Smashing Pumpinks e a Johnny Marr? Non lo saprò mai ma l'album è semplicemente bello. "Sognavo sempre" è una nutrita sequenza di dolci canzoni dove la voce rimane "dentro" i volumi degli strumenti proprio per farci sentire l'emozione sonora, per farci entrare di più nel suo mondo musicale. E se ne esce con una chiara idea del valore compositivo di Luprano, arpeggiatore, melodista, filosofo, probabilmente innamorato deluso e prolifico cantautore. La voce pulita, pur piacevole, non l'aiuta perché alleggerisce troppo l'elemento drammatico dei suoi racconti eppure la densità dell'album ne fa un progetto carico di emozioni da ascoltare avidamente.
Vi invito ad ascoltare con attenzione "Punto", "Spesso", "Consapevole", "Nuda", "Come misurare", "L'ambito" e "Voglio i tuoi occhi" per capire quanto sia ricco l'album in esame quanto dotato d'ingegno e gusto musicale il suo talentuoso autore.
TRACKLIST:
1. Punto
2. Spesso
3. Consapevole
4. Nuda
5. Accanto
6. Sognavo sempre
7. Come misurare
8. L'ambito
9. Quanto ne è rimasto?
10. Un altro tiro
11. Voglio i tuoi occhi
Articolo di: José Leaci
Sul web: facebook.com/lupranosongs/
Un déjà-vu impressionante. Questo è l'effetto di ascoltare Luprano: attraversare un territorio sconosciuto ma familiare, un luogo di chitarre, cori, melodie che non conoscevamo ma che appena ascoltate sono già nostre
Genere: Pop, Rock
Voto: 8/10
Un déjà-vu impressionante. Questo è l'effetto di ascoltare Luprano: attraversare un territorio sconosciuto ma familiare, un luogo di chitarre, cori, melodie che non conoscevamo ma che appena ascoltate sono già nostre. Non fatevi ingannare dal sound semplice e volutamente giovanile, i brani meritano davvero e Luprano è una spada dritta: non chiede tempo per farci sentire le sue emozioni, semplicemente trafigge l'ascoltatore con un pop rock che potrebbe arrivare da una spiaggia californiana, o da un falò di Porto Cesareo, con un uso geniale dei ritornelli e un sound malinconico che richiama band indie forse anni '90 forse no.
È una mia impressione o alle spalle c'è l'ascolto di Max Gazzè e Cesare Cremonini impudentemente mischiati agli Smashing pumpinks e a Johnny Marr? Non lo saprò mai ma l'album è semplicemente bello. "Sognavo sempre" è una nutrita sequenza di dolci canzoni dove la voce rimane "dentro" i volumi degli strumenti proprio per farci sentire l'emozione sonora, per farci entrare di più nel suo mondo musicale. E se ne esce con una chiara idea del valore compositivo di Luprano, arpeggiatore, melodista, filosofo, probabilmente innamorato deluso e prolifico cantautore. La voce pulita, pur piacevole, non l'aiuta perché alleggerisce troppo l'elemento drammatico dei suoi racconti eppure la densità dell'album ne fa un progetto carico di emozioni da ascoltare avidamente.
Vi invito ad ascoltare con attenzione "Punto", "Spesso", "Consapevole", "Nuda", "Come misurare", "L'ambito" e "Voglio i tuoi occhi" per capire quanto sia ricco l'album in esame quanto dotato d'ingegno e gusto musicale il suo talentuoso autore.
TRACKLIST:
1. Punto
2. Spesso
3. Consapevole
4. Nuda
5. Accanto
6. Sognavo sempre
7. Come misurare
8. L'ambito
9. Quanto ne è rimasto?
10. Un altro tiro
11. Voglio i tuoi occhi
Articolo di: José Leaci
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Sul web: https://www.facebook.com/lupranosongs/