Genere: Garage, Pop Italiano, Rock
Voto: 7.1/10
Ascolta anche: Il teatro degli orrori, Frank Zappa, La Crisi
È una “musica rovinata” quella dei Fratelli Calafuria. Oppure rovinata è forse la musica italiana. O ancora, potrebbe essere rovinata l’industria della musica… le considerazioni potrebbero essere molteplici e tutte giuste. Ma noi inizieremo con il constatare che di fatto il titolo del terzo lavoro del duo milanese è solo una metafora: ascoltando questi undici brani, infatti, se non protette da un adeguato volume, sono piuttosto le casse del nostro stereo a rovinarsi, causa l’incredibile potenza e cattiveria dei suoni!
Punk, funk, jazz, rap, no wave. Un mix esplosivo, spesso stridente. E le parole, che esprimono idee, stili, personaggi altrettanto differenti. Questa promiscuità di elementi risulta farsesca e ironica, a tratti persino sarcastica. Musica e parole giocano, si rincorrono, poi d’un tratto si fanno serie e graffiano, e ancora improvvisano, reinventandosi nel corso dei brani; un dialogo elaborato e sempre venato di un’ironia sottile, zappiana, spesso implacabile. Affidate a brevissimi particolari - spie, messaggi subliminali in quello scorrere di parole, di voci - le chiavi che sbloccano il meccanismo di una schizofrenia solamente apparente.
Per quel che concerne i suoni non possiamo non notare il contributo di Giulio Ragno Favero, uno dei produttori di spicco della scena italiana, deus ex machina del Teatro degli Orrori (l’intro di “Bello” li ricorda molto), alla batteria in 3 brani (“Di testa”, “Musica Rovinata” e “Pulsantoni”, quest’ultime davvero fighe!!).
Ricordiamo anche la partecipazione di Dargen D’amico (“Disco tropical”) e Moreno Ussi de La crisi, anche lui alla batteria.
Insomma, questi Fratelli Calafuria si confermano come una delle realtà alternative italiane più interessanti, e sebbene il lavoro resti di difficile ascolto – soprattutto per via degli espedienti retorici necessari a rappresentare l’idea di musica logora e deteriorata, vd. “Ilfattodeicdincantati”, o la stessa “Musica rovinata” – nonostante siano, dicevo, un gruppo non fruibile in ogni occasione, risultano del tutto efficaci in quelle in cui “bisogna fare casino”.
La musica è rovinata? Chissà, certo è che i Fratelli Calafuria hanno provato a rovinarla per davvero, e noi ora sappiamo che ci piace anche così!!
TRACKLIST
1. Pezzo giallo
2. Bisogna fare casino
3. Musica rovinata
4. Disco tropical
5. Di testa
6. Bello
7. Pulsantoni
8. Torno su
9. Loretta
10. Ilfattodeicdincantati
FRATELLI CALAFURIA sono:
Andrea Volonté – Voce e chitarra;
Paco Vercelloni – Basso;
Articolo di: Cristian Ciccone
Grazie a: Ufficio Stampa Lunatik
Sul web:www.fratellicalafuria.tumblr.com - www.myspace.com/fratellicalafuria