“Posso lasciare il mio spazzolino da te?”, scritto e diretto da Massimo Odierna, al Teatro de’ Servi per la Stagione Fuoriclasse
Continua la stagione Fuoriclasse al Teatro de’ Servi con lo spettacolo “Posso lasciare il mio spazzolino da te?” dal 18 al 20 febbraio alle ore 21.00. Lo spettacolo scritto e diretto da Massimo Odierna, finalista al Premio Scenario 2017, è una black comedy in cui si intrecciano le vicende di un'attrice di ricerca, bipolare ed inaspettatamente gravida, di un candido perdente, di un nichilista con problemi di gestione della rabbia e di una quarta inquietante e perturbante figura.
Teatro dell'Orologio: "Nessuno si salva da solo", la stagione 2016/2017
“Nessun teatro si salva da solo” è una necessità. La necessità, l’ appello del Teatro dell’Orologio per questa stagione 2016/2017, la volontà di continuare a costruire un luogo che sia uno spazio aperto sotto cui ripararsi, dove il teatro, gli artisti che hanno voglia di sporcarsi con il teatro, possano essere. Un luogo costruito dall’incontro con l’altro, una disposizione ad accogliere, ad ascoltare per cercare di essere attenti. L’attenzione trasversale all’intero panorama contemporaneo nazionale, mista al rapporto vigoroso con le giovani realtà teatrali, rendono il lavoro dell’Orologio fluido e disarticolato: l’obiettivo è surfare tra il divenire del contemporaneo, dell’attuale.
Toy Boy - Teatro Studio Uno (Roma)
Teatro dell'Orologio: "Cambiamento Reale", la ricchissima stagione 2015-2016
Short Theatre 10 #Nostalgia di futuro, a Roma dal 3 al 13 settembre
Il festival multidisciplinare Short Theatre ogni anno costruisce e ricompone una vera e propria "comunità teatrale" (di spettatori, operatori e artisti), accogliendola negli spazi de la Pelanda - centro di produzione culturale all'interno del MACRO – sede centrale del festival e, domenica 13 settembre, anche al Teatro India e alla Biblioteca Vallicelliana, per due eventi specifici. Quest'anno Short Theatre tocca il traguardo dei dieci anni scegliendo il sottotitolo - "NOSTALGIA DI FUTURO"- che richiama l'anniversario e un primo cammino compiuto. Il programma risponde alle questioni poste dal sottotitolo, in coerenza con i progetti ospiti, gli incontri, il cinema, i laboratori aperti al pubblico e le performance non solo teatrali - dove lo spettatore diventa performer a sua volta - in un gioco di rimandi e di doppi, in cui un set o un racconto particolare vengono invasi dal reale.